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Sconfiggere la Candida: consigli e soluzione per la salute intima

Mai sottovalutare i piccoli e grandi segnali che il nostro organismo ci manda. Una regola generale che, nel caso delle infezioni intime, deve essere presa alla lettera.
Bruciori, arrossamenti, prurito, perdite anomale e dolore durante i rapporti sessuali devono mettere sul chi va là, perché potrebbe trattarsi di vaginite.

 La causa più comune è la Candida Albicans, un fungo che risiede naturalmente nella vagina e vive in equilibrio con altri microrganismi, alcuni amici, altri nemici.

Quando tale equilibrio si rompe, possono insorgere vari disturbi. Una visita dal proprio ginecologo di fiducia è sempre opportuna: oggi esistono farmaci, da banco o da prescrizione medica, che aiutano a combattere queste infezioni e a prevenire le ricadute.

È ancora troppo spesso presa sotto gamba: eppure l’igiene intima è fondamentale per evitare tanti disturbi più o meno gravi. Sono soprattutto le giovani e le giovanissime a trascurare questo aspetto.

La prima regola da tenere sempre a mente va messa in pratica tutte le mattine, quando ci si veste.

Sono da evitare infatti gli indumenti sovrapposti, soprattutto se molto aderenti e di tessuto sintetico, i quali impediscono la naturale evaporazione delle secrezioni.
Poi è essenziale non esagerare con i lavaggi: mai più di due, massimo tre, volte al giorno per evitare di alterare l’ecosistema vaginale.

Da preferire, nella scelta del detergente, quelli meno aggressivi. Meglio poi non usare salvaslip o assorbenti se non quando è necessario e cambiare spesso gli assorbenti interni.

Chi sono gli ospiti indesiderati

Nella vagina c’è una vera e propria comunità biologica, organismi diversi che vivono in equilibrio. Alcuni sono ‘’amici’’, nel senso che ci difendono dall’invasione di altri germi riducendo la loro capacità di moltiplicarsi. Quando l’equilibrio vaginale si altera, per esempio per troppa o troppo poca igiene, si riducono le nostre difese.

Tre donne su quattro, almeno una volta nella vita, hanno dovuto fare i conti con un’infezione genitale. A causarla possono essere funghi o batteri.
Ma il microrganismo che colpisce più spesso la salute intima femminile è la Candida Albicans, un fungo, anzi una famiglia di funghi, che provoca fastidiosissime infiammazioni della vagina.

Bruciore, dolore, arrossamento, prurito genitale, gonfiore e perdite biancastre, tipo ricotta, sono i sintomi tipici.

Quando insorge è il segnale che il delicato equilibrio che normalmente vige nell’ecosistema vaginale si è rotto. I microrganismi amici, cioè i Lattobacilli, hanno ceduto il passo ai nemici, batteri o funghi che siano.

I Lattobacilli producono acido lattico e quindi mantengono basso il pH vaginale: la principale conseguenza della rottura di questo equilibrio è la riduzione dell’acidità, con la moltiplicazione della Candida.

E non solo, i Lattobacilli, normalmente, neutralizzano i cosiddetti biofilm patogeni, strati sottilissimi di batteri e proteine che nell’insieme, sono una vera e propria fonte di guai. In pratica il biofilm patogeno protegge i germi nemici dagli attacchi del nostro sistema immunitario e dall’azione di farmaci che eventualmente assumiamo per combattere l’infezione.

Anche gli estrogeni, ormoni prodotti dalle ovaie, svolgono un ruolo importante nell’insorgenza della Candida: non a caso il disturbo colpisce con maggiore frequenza a partire dalla pubertà. Tra i fattori scatenanti, sotto accusa ci sono soprattutto gli antibiotici: più è lunga la terapia con questi farmaci, più è facile che la Candida faccia capolino.

Anche una dieta ricca di lieviti (pizza e pane) e zuccheri semplici possono scatenarla. Così come la brutta abitudine di indossare indumenti sintetici e l’uso frequente della moto e della bici.

Perché a volte ritorna

Se le candidosi occasionali, per quanto fastidiose, si curano ormai facilmente, le cose si complicano un po’ quando si deve fare i conti con le ricadute o recidive. La candidosi ricorrente non è un problema raro, riguarda circa una donna su cinque. In genere l’infezione ritorna se non si fa un’accurata prevenzione, volta a ridurre i fattori scatenanti.

L’alimentazione è fondamentale: chi ne soffre deve stare attenta a non esagerare con gli zuccheri semplici e i prodotti lievitati, tipo pane, biscotti e pizza. Anche gli alcolici andrebbero banditi perché contengono sia gli zuccheri che i lieviti. Un occhio di riguardo va sempre posto al modo di vestirsi: da evitare tessuti sintetici e troppo stretti.

In estate, al mare o in piscina, è essenziale togliere il costume bagnato non appena si esce dall’acqua, così da evitare il contatto prolungato con un tessuto sintetico bagnato. E per evitare la trasmissione e la crescita di germi nocivi è bene non sedersi sul bordo della piscina, sulle panche degli spogliatoi e sulla sabbia.

I migliori alleati della salute intima

Proteggere e rinforzare i biofilm amici e difenderci dagli attacchi dei germi nocivi. Oltre gli stili di vita sani, un’adeguata alimentazione e il ricorso agli antibiotici soltanto se strettamente necessario, si può aiutare l’ecosistema vaginale utilizzando i probiotici, ossia i Lattobacilli che rinforzano le nostre difese naturali.

Questi microrganismi assunti per via locale attraverso capsule vaginali, aderiscono tenacemente alle cellule della mucosa ed agiscono da scudo nei confronti della Candida e di altri germi pericolosi, sia formando biofilm protettivi, sia attraverso la produzione di acido lattico che riporta il pH vaginale ai livelli normali.

I Lattobacilli per via vaginale si possono assumere durante un evento acuto, cioè quando l’infezione è in corso, dal momento che hanno la capacità di resistere e combattere i funghi anche quando sono presenti in gran quantità. E si possono prendere anche in assenza di sintomi, al fine di prevenire il ripresentarsi del problema.

Assumere i Lattobacilli per via topica è utile anche nella Candida in gravidanza.  Chiedi al tuo Farmacista di fiducia di aiutarti nella scelta del prodotto più adatto alle tue esigenze.

Antimicotici per debellare i funghi

Quando i sintomi ossia irritazione e prurito non passano nell’arco di un paio di giorni, è bene rivolgersi al proprio Ginecologo. Questo è importante soprattutto se oltre questi due sintomi, insorge anche bruciore e alterazione della consistenza, colore e quantità delle secrezioni vaginali.

Il Medico potrebbe prescrivervi antimicotici per via orale (clotrimazolo, econazolo, miconazolo). La terapia può durare da pochi giorni a due settimane a seconda del principio attivo.

In Farmacia si possono trovare diversi prodotti antimicotici per trattamenti locali.

Tra i più usati segnaliamo quelli a base di clotrimazolo, che possono essere consigliati dal Farmacista senza dover ricorrere alla ricetta medica. È essenziale abbinare al trattamento orale o locale, detergenti intimi attivi e specifici per la durata del trattamento e come prevenzione delle recidive.

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